E se ne stava lì, con le narici fumanti e gli occhi gialli su di me, tranquillo ma intimamente incazzato... tra le fauci un brandello rosso, resto dell'ultimo pasto. Sopra gli artigli, affondati nella roccia, muscoli tesi pronti al salto. Dietro di lui un cielo nero come la pece, il suo preferito.

domenica, settembre 04, 2005

La mia sulla rinomata iniversità cattolica del sacro cuore vol. 2

Ho avuto un interessante scambio di vedute con un mio amico nonchè ex (beato lui) studente della UCSC di cui sopra, che se non ricordo male (perdonami Ema ma è passato più di un mese da allora) criticava alcune mie affermazioni. La rabbia del momento ha fatto la sua, di certo ci sono università peggiori (dovresti vedere Genova, mi ha detto lui) ma ancora oggi mi chiedo, guardandomi intorno: com'è che in un esame del caspio come diritto civile (che è serio, o almeno lo sarebbe se il programma servisse a qualcosa con lo studio di contratti e obbligazioni, non teorie peraltro elaborate 10 anni fa da soggetti probabilmente eroinomani incalliti) deve avere il salto di appello se non lo passi? Per di più che il rettore sconsiglia questa pratica desueta... non so, poi per carità non ho di certo scelto il corso di laurea a me più consono e son talmente stufo che a volte nemmeno mi faccio più di tanto il culo (è più bello farsi il culo sul lavoro dove ti pagano per fartelo) però alcune cose non mi tornano... Ema so che avrai dei commenti e delle precisazioni anche per quel discorso seguito al primo post sulla UCSC di cui non ricordo i dettagli a causa del tempo trascorso, il blog è aperto a commenti e opinioni anche per gli ospiti, possiamo scambiarci le vedute qui oppure via mail, as you prefer.
Bye, Simo