E se ne stava lì, con le narici fumanti e gli occhi gialli su di me, tranquillo ma intimamente incazzato... tra le fauci un brandello rosso, resto dell'ultimo pasto. Sopra gli artigli, affondati nella roccia, muscoli tesi pronti al salto. Dietro di lui un cielo nero come la pece, il suo preferito.

lunedì, febbraio 20, 2006

DA NON CREDERE vol. 11

Due notizie simpatiche: oggi in centro a Milano son passato accanto ad una auto parcheggiata nelle zone riservate ai residenti; l'auto non lo era infatti non aveva il talloncino. Questa non è una novità, però: il bello sono le scuse che la gente si inventa per tentare di schivare la multa. Di solito scrivono "sto scaricando"; questo aveva scritto "sto cercando l'acqua per il radiatore"! Beh, se fossi stato un vigile non gli avrei dato la multa solo per la fantasia mista alla faccia tosta! Non da meno ieri in tangenzialina, dove un tir infangato recava la scritta del solito buontempone: "Lavami", direte voi? No! "Non sono sporco, faccio i fanghi"! Ecco cosa c'era scritto! Mitico...

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

per milano servono politiche di pricing come a londra......

5:26 PM

 
Blogger Viking said...

Bhè, devo dire che essere automobilisti a milano significa essere degli artisti. me ne accorgo pure io vedendo di quei parcheggi da pelle d'oca. La soluzione la aveva trovata un tizio con un Hammer che è salito sopra una rotonda. grandissimo!!!

6:22 PM

 

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