E se ne stava lì, con le narici fumanti e gli occhi gialli su di me, tranquillo ma intimamente incazzato... tra le fauci un brandello rosso, resto dell'ultimo pasto. Sopra gli artigli, affondati nella roccia, muscoli tesi pronti al salto. Dietro di lui un cielo nero come la pece, il suo preferito.

lunedì, aprile 17, 2006

RISSA SUL BUS

Venerdì sera, ore 19 circa, stavo andando con Aless a casa di una nostra amica per una cena. Eravamo, non vorrei dire una cazzata, sulla 95. Autobus pieno con, ahimè, molti extracomunitari. Ad un tratto tra due di questi scatta una rissa con botte, spintoni e mani alla gola nella loro totale incuranza di altre persone e di genitori che dicevano "ma basta, ci sono i bambini, basta!": i due hanno continuato a darsele per un pò finchè l'autista del bus non si è scomodato minacciando di, figuratevi voi, far scendere uno dei due... come se gli importasse qualcosa a questo, che tanto con ogni probabilità era pure senza biglietto. Ci sarebbe stato da chiamare la polizia, aspettare la volante e attendere che i caramba o chi per essi riempissero di botte i due extracee. Ma siamo in Italia, gli avrebbero preso i dati e nulla più. Meditate gente, meditate...

2 Comments:

Blogger Simone said...

non lo so per certo, può essere, ma il conducente è passato dietro e ha redarguito i due cazzoni...

9:16 PM

 
Anonymous Anonimo said...

sei un coglione...su che cazzo devo meditare deficente?meditare sul fatto che la polizia non riempia di botte gli extracom?...
o dio sei troppo stupido.
per favore...governo di facinorosi...viva il clichè della gente come te che vede la tv spegne il cervello apre bocca e gli dà fiato!

9:59 AM

 

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